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Feste Religiose
in Lucania e Puglia, 1997 – 1999
Durante la festa religiosa, le strade, le piazze, le chiese di ogni centro, città o paese, diventano grandi palcoscenici pubblici, dove ognuno esibisce ruoli e reti sociali. Il tempo è scandito dai passi lenti delle processioni o dalle note funebri dei cori e delle bande, che diventano poi musica di festa. I rituali delle diverse confraternite conferiscono a ogni cerimonia delle caratteristiche specifiche che si situano nella storia lunga della Puglia e della Lucania, tra colonizzazione spagnola ed espansione del potere dei gesuiti.
Manifestazioni della religiosità popolare, i riti pasquali e le processioni patronali costituiscono un punto di osservazione prezioso delle relazioni sociali, delle gerarchie, dei rapporti di genere. Il rituale sospende momentaneamente il funzionamento “normale” della società locale e al tempo stesso ne riconferma l’assetto. La ripetizione e la riattualizzazione della Passione, della Morte e della Resurrezione diventano momenti di espressione delle frizioni sociali e al tempo stesso modi per canalizzare il conflitto, spazi di consenso e di contestazione.
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